

'Il coraggio nelle mani', a Roma serata per Giovanna Marini
Il 4 maggio al Parco della Musica, ricordo a un anno dalla morte
''A un certo momento della mia vita, uscita dal conservatorio e dal corso di specializzazione con Segovia mi sono appassionata alla musica di tradizione orale. Una musica che porta in sé anche i valori della musica classica che è successiva alla musica di tradizione orale. Mi sento per nulla schizofrenica se oggi scrivo un quintetto per arpa e domani scrivo un canto popolare''. Cosi dice ca di sè Giovanna Marini, cantautrice e compositrice romana, grande ricercatrice di musica popolare e folkloristica morta un anno fa, alla quale è dedicata la serata-concerto ''Il coraggio nelle mani'', in programma il 4 maggio alle 18 all' Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Sarà l' occasione - spiegano i promotori - per portare sul palco questa musica "per nulla schizofrenica", grazie ad artisti che l'hanno frequentata, amata o conosciuta anche da lontano. ''Non è un omaggio, una veglia, una celebrazione - hanno spiegano - . È una serata per mettere in fila il suo lavoro. Oggi l'enorme produzione di Giovanna può essere a disposizione degli artisti che hanno la voglia di risuonarla, ricantarla, riparlarla''. Allo spettacolo, promosso da Musica per Roma con la direzione artistica e l' organizzazione di Ascanio Celestini, Susanna Cerboni con la collaborazione di Alessio Lega, parteciperanno decide di artisti, da Ambrogio Sparagna alla Banda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio diretta da Silverio Cortesi, Cora, Coro Inni e Canti di Lotta Giovanna Marini diretto da Sandra Cotronei, e, in video, Moni Ovadia. Gli ospiti che si alterneranno sul palco della Sala Petrassi interpreteranno una canzone, un racconto, un pezzo del lavoro della Marini, ''qualcosa che parla con le parole che lei ha usato. Scritte, trascritte, rubate, inventate''.
F.al-Muharraqi--BT